Dott.ssa Letizia Architravo
Nausee e vomito in gravidanza sono fenomeni abbastanza comuni, soprattutto nei primi mesi di gestazione. Quando iniziano le nausee in gravidanza, ovvero intorno alla quinta o sesta settimana di amenorrea, le future mamme non devono preoccuparsi perché, come dicevamo, si tratta di una condizione normale, dovuta all’aumento degli estrogeni e della sub-unità Beta della gonatropina corionica umana (β-hCG). Questo disturbo si presenta maggiormente in mattinata, ma non sono rari i casi in cui può verificarsi nel pomeriggio o in serata e perdura fino alla diciassettesima, diciottesima settimana di gestazione. Il vomito mattutino non incide sull’aumento di peso e non causa disidratazione.
Cos’è l’iperemesi gravidica?
La condizione appena descritta è molto frequente ma quando il vomito diventa incoercibile, causando perdita di peso, disidratazione e chetosi si oltrepassa il confine del fenomeno (molto comune) della nausea in gravidanza e si sfocia in una vera e propria patologia.
Questo disturbo viene definito “iperemesi gravidica” e spesso necessita addirittura di un ricovero ospedaliero. L’iperemesi gravidica viene diagnosticata dal ginecologo, in base alla valutazione effettuata su determinati parametri.
Iperemesi gravidica: sintomi
Mentre la nausea e il vomito mattutino sono disturbi frequenti nei primi mesi di gravidanza, l’iperemesi gravidica colpisce, in genere, non più del 0,5% delle donne.
I sintomi principali sono:
- Episodi ripetuti di vomito;
- Perdita di peso;
- Disidratazione;
- Corpi chetonici che si evincono da un esame delle urine;
- Carenza degli elettroliti sierici, evidenziabili dagli esami ematochimici;
- Raramente ittero e disturbi della funzionalità renale.
I sintomi secondari sono:
- Scialorrea (salivazione eccessiva);
- spossatezza;
- alterazioni del gusto e dell’olfatto;
- disturbi del sonno;
- difficoltà di concentrazione.
Iperemesi gravidica: cause
Difficile stabilire le cause dell’iperemesi gravidica, in quanto sono molti i fattori che contribuiscono all’instaurarsi di questa patologia. Come già detto, incidono sulla comparsa di questa patologia:
- L’aumento esponenziale degli estrogeni e degli altri ormoni della gravidanza;
- Disturbi dell’apparato gastrointestinale;
- Fattori genetici ed ereditarietà (se qualcuno in famiglia ne abbia già sofferto).
Se l’iperemesi gravidica persiste oltre la diciottesima settimana di gestazione occorre valutare seriamente i dati analitici relativi alla funzionalità epatica e renale poiché, in rari casi, può danneggiare gravemente il fegato.
Esami consigliati
Se il ginecologo diagnostica questa patologia e si escludono altre patologie che possono provocare nausea e vomito incoercibili (ad esempio, epatite o altri disturbi delle vie biliari, ulcera gastrointestinale, chetoacidosi diabetica, problemi delle principali vie urinarie, come la pielonefrite o litiasi renale -calcoli-), gli esami consigliati sono:
- Analisi chimico fisico e del sedimento urinario per verificare la presenza dei corpi chetonici (primo campanello d’allarme);
- Transaminasi (ALT e AST) per la funzionalità epatica;
- Azotemia e Creatinina per la funzionalità renale;
- Elettroliti sierici ( Sodio, Potassio, Magnesio) per valutare la perdita di questi Sali Minerali .
Rimedi
Se l’iperemesi gravidica è grave tanto da incidere sulla capacità della paziente di condurre una vita normale, poiché causa spossatezza e astenia, è il caso di ricorrere al ricovero ospedaliero. È fondamentale ripristinare i sali minerali persi a causa della disidratazione dovuta al vomito eccessivo. Pertanto, è consigliabile sospendere temporaneamente l’assunzione di liquidi per via orale, sostituendola con infusioni di soluzioni elettrolitiche per via endovenosa. Verranno poi somministrati antiemetici per calmare il vomito.
Iperemesi gravidica: farmaci consigliati
Se la sintomatologia non è tale da richiedere un’ospedalizzazione, si consiglia di assumere liquidi a piccoli sorsi, di fare pasti piccoli e frequenti, di reintegrare gli elettroliti persi con integratori a base di potassio e magnesio che, però, contengano poco sodio: un eccesso di questo sale minerale, infatti, può causare ipertensione arteriosa. Anche le vitamine devono essere reintegrate nell’organismo debilitato, preferendo i complessi B6, utili anche come antiemetici. Un farmaco che si può assumere tranquillamente in gravidanza per fermare il vomito è il Biochetasi in bustine. E naturalmente sono molto utili anche i fermenti lattici per ripristinare la flora batterica intestinale.
Un ottimo rimedio naturale per l’iperemesi gravidica è lo zenzero: ideale assumerlo candito o sotto forma di infusi e decotti.
In ogni caso, fare sempre riferimento al proprio ginecologo o medico curante prima di assumere qualsiasi farmaco.